Il 19 dicembre 1995 il Consiglio di amministrazione dell’European Parking Association ha approvato una Carta della Sosta preparata da Consiglio direttivo, quale punto di vista ufficiale dell’EPA per quanto riguarda la sosta nelle nostre città. Questa carta riporta i principi fondamentali sui quali dovrebbero essere basate le soluzioni ai problemi della sosta. Essa colloca la sosta come disciplina distinta e parte integrante della gestione della mobilità e della città.

La carta è diretta a tutti coloro che si interessano alla mobilità urbana: politici, autorità pubbliche, urbanisti, imprenditori, ingegneri del traffico e consulenti, istituti universitari ed altre organizzazioni interessate alla soluzione dei problemi della sosta nelle nostre città.

La politica della sosta risolve i problemi della mobilità urbana

Nonostante l’introduzione di misure restrittive, si prevede che l’uso dell’automobile aumenti nei prossimi decenni, specialmente per quanto riguarda la domanda di mobilità per l’accesso alle aee interne delle città, generata da visitatori e clienti.

Se non si raggiungerà l’obiettivo prefissato di diversificare i tipi di trasporto, il risultato inevitabile sarà che un numero sempre più grande di automobili metterà le città sotto una pressione crescente. Senza la gestione di un sistema di trasporto integrato e adeguate infrastrutture che regolino traffico e sosta, i nostri centri cittadini soffocheranno. Ciò danneggerà l’ambiente urbano nel suo complesso e la vita economica del centro cittadino.

La soluzione a questo complesso problema – cioè come assicurare che le città abbiano la necessaria accessibilità sia quantitativamente che qualitativamente mantenendo allo stesso tempo un ambiente urbano accettabile – sta nell’introdurre una politica integrata della sosta insieme a un sistema di trasporto pubblico efficiente e funzionale. La politica della sosta è l’elemento centrale per il controllo del traffico, per la gestione e la pianificazione del trasporto nelle nostre città, dato che ha la capacità di condizionare direttamente il movimento delle automobili e il loro grado di penetrazione nei centri cittadini. Per di più è fondamentale ricordare che le auto rimangono parcheggiate per il 97% della loro vita.

Le soluzioni ai problemi della sosta devono essere sempre un compromesso tra la libertà, l’accessibilità e la fattibilità.
Misure di controllo del traffico, quali dare la priorità al trasporto pubblico e chiudere zone del centro cittadino a veicoli non autorizzati, avranno successo solo se accompagnate da adeguate strutture di sosta adiacenti alla zona pedonale, se verrà sviluppata una politica integrata dei prezzi e se i mezzi di servizio necessari alle attività commerciali e terziarie avranno la possibilità di accedere a tali zone per motivi operativi.

La sosta non è fine a se stessa, ma è sempre la conseguenza di qualche altra necessità. Quindi la sosta dovrebbe essere parte integrante di qualsiasi politica cittadina che riguardi la mobilità e la possibilità di accedere alle aree centrali delle città.

Una buona politica della sosta può condizionare i seguenti importanti aspetti:

•il livello qualitativo del centro delle città (ambientale, economico, sociale, culturale);

•l’accessibilità in automobile, con il mezzo di trasporto pubblico, con la bicicletta;

•le attività economiche: considerando i motivi degli spostamenti e il concetto di destinazione, la sosta nel centro delle città é assolutamente necessaria per i clienti e i visitatori come importante garanzia di attività nelle zone commerciali e terziarie;

•l’utilizzo appropriato dello spazio pubblico.

La politica della sosta: le misure essenziali

Dovrebbero essere prese le seguenti misure essenziali per la creazione di una efficace politica della sosta:

•eliminazione di ogni forma di sosta pubblica gratuita;

•rendere il parcheggio abusivo fisicamente impossibile;

•introdurre l’onerosità della sosta e sistemi di tariffazione coordinati per la sosta su strada;

•provvedere a una imposizione rigorosa del pagamento per le aree di sosta ed eliminare i veicoli parcheggiati illegalmente usando ganasce, carro attrezzi e multe;

•istituire un sistema sicuro per la raccolta delle multe;

•sostituire e/o integrare la sosta su strada con la costruzione di parcheggi;

•sviluppare sistemi di trasporto alternativi.

Dovrebbe essere sviluppata una politica adeguata per ciascuna delle varie categorie di utenti dell’automobile. Le più importanti fra di esse sono:

1. Clienti e visitatori;
2. Residenti e altre parti interessate;
3. Pendolari che usano strutture di sosta a lungo termine.

1) Strutture di sosta per clienti e visitatori.
Si raccomanda una combinazione delle misure essenziali sopra menzionate per garantire sufficiente spazio per la sosta dei clienti e dei visitatori, economicamente necessari ai centri urbani.

2) Sosta per i residenti.
Le considerazioni di politica della sosta riguardanti i residenti in periferia e nei centri urbani sono importanti per la viabilità e di conseguenza per la qualità ambientale della intera città. Oltre alle misure essenziali sopra menzionate, possono essere sviluppati schemi e misure speciali per le necessità di sosta dei residenti:
•fornire accessi e permessi di parcheggio;
•permettere tariffe speciali nelle zone regolate da parchimetri e parcometri, ecc.;
•stabilire tariffe per i permessi.

3) Sosta per i pendolari.
Lo spazio nei centri urbani ha un grandissimo valore sia in termini economici che sociali e non deve essere occupato da parcheggi a lunga sosta per i pendolari. La soluzione si basa sull’incremento dell’uso del trasporto pubblico, sull’uso di strutture di interscambio e sull’affidare gli spazi attualmente occupati dai pendolari nei centri urbani soprattutto alla sosta a rotazione per i clienti, al settore terziario e ai parcheggi per residenti.

La soluzione: i parcheggi

Quando vengono costruiti nel posto giusto e integrati nel piano del traffico della città, i parcheggi danno un grande contributo al benessere e alla vitalità economica di una città. Se le automobili parcheggiate sono concentrate in strutture di parcheggio gestite, diviene possibile ridurre il numero di spazi di sosta lungo i bordi delle strade. Ciò significa:

•più spazio per i pedoni;

•migliore circolazione del traffico, compresi trasporto pubblico e ciclisti;

•riduzione del 40-60% nel numero degli incidenti;

•meno automobilisti che ricercano spazi per parcheggiare e di conseguenza meno inquinamento ambientale;

•una migliorata qualità di accesso ai centri urbani;

•una più razionale utilizzazione dello spazio;

•un servizio migliore fornito ai visitatori del centro cittadino;

•la possibilità di introdurre un sistema di instradamento ai parcheggi.

Un sistema di instradamento ai parcheggi, organizzato a seconda delle dimensioni della città, delle diverse zone e delle vie principali che portano alla città, che dà informazioni sulla più vicina struttura di sosta che abbia posti liberi:

•riduce il numero degli automobilisti, specialmente quelli che stanno cercando uno spazio per parcheggiare, riducendo così le emissioni di sostanze dannose nell’atmosfera;

•fa risparmiare tempo all’automobilista;

•permette un uso più efficace degli spazi esistenti destinati alla sosta;

•dirige il flusso del traffico nel centro urbano;

•rende più veloce il trasporto pubblico;

•incoraggia la sicurezza del traffico;

•rende più attraente il centro della città.

Sviluppare una politica integrata della sosta richiede un’adeguata legislazione e organizzazione amministrativa. Una valida politica della sosta avrà successo o fallirà in base al grado in cui i politici locali e gli automobilisti la accettano. Questo è il motivo per cui il messaggio deve essere indirizzato con grande attenzione. Le Associazioni nazionali nel settore dei parcheggi possono e devono giocare un ruolo direttivo in questo sforzo.

È evidente che un piano per la sosta appropriato, integrato al piano del traffico e del trasporto della città, può giocare un ruolo decisivo nel risolvere i problemi della mobilità all’interno dei centri urbani. Ciò deve essere chiarito alle autorità locali, ai commercianti, ai consumatori ed ai residenti.

Le strutture di sosta, sia nei parcheggi che su strada, dovrebbero essere gestite. Per assicurare la redditività della gestione del parcheggio, le strutture di sosta a breve termine vicine al parcheggio stesso dovrebbero essere controllate regolarmente, così come dovrebbero esserlo i parchimetri e i parcometri. La regolamentazione della sosta, compresa quella abusiva, deve essere severamente applicata. Le multe per la sosta dovrebbero essere raccolte secondo procedure rigorose. Soltanto allora il sistema funzionerà.

In conclusione, costruendo parcheggi in luoghi adatti, sia dentro che intorno ai centri urbani, così come in periferia, le città avranno la possibilità di far fronte in modo migliore all’atteso incremento dell’uso dell’automobile e alla inevitabile necessità di mantenere o creare un ambiente urbano qualitativamente accettabile.

Se niente viene fatto, senza dubbio la situazione diventerà inaccettabile nel giro di pochi anni. L’autorità pubblica deve avere la necessaria volontà politica e il settore privato deve essere pronto a cooperare nell’identificare e mettere in pratica soluzioni. Non ci sono due città uguali, e i problemi della sosta sono sempre problemi specifici che devono essere risolti volta per volta.

Mentre è riconosciuto che possono esserci alcune variazioni regionali nell’organizzazione del trasporto e in quella finanziaria, i principi sopra menzionati di politica della sosta dovrebbero essere visti come un comune denominatore per tutti coloro che sono coinvolti nella politica del trasporto. L’European Parking Association e i suoi soci fanno del loro meglio per promuovere questi principi, considerando la vasta esperienza professionale presente nell’Associazione.

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