Un numero crescente di progettisti e di gestori sta comprendendo l’importanza di un valido sistema di illuminazione nei parcheggi in struttura come fattore attrattivo nei confronti dell’utenza. Su Parking Trend (dicembre 2006), la rivista dell’European Parking Association, è stato pubblicato un interessante articolo sui sistemi innovativi di illuminazione dei parcheggi: ci sembra utile richiamare alcuni temi correlati all’argomento.
La sensazione di sicurezza e di benessere offerta da un ambiente dotato di adeguate caratteristiche estetiche e di comfort ne incrementa l’accettazione e quindi la fruizione da parte dell’utenza potenziale. Nel caso dei parcheggi in struttura, ed in special modo in quelli interrati, è necessario far superare all’utente lo stereotipo (non sempre infondato) che porta a considerare l’uso di questi interventi come un male inevitabile, nonostante i numerosi vantaggi offerti. Le ragioni di questa sgradevole percezione risiedono soprattutto nella poco invitante sensazione di semioscurità e nell’impressione quasi claustrofobica che tali ambienti possono indurre nell’utente qualora siano illuminati poco o male, anche a causa della ridotta altezza dei piani (in genere non superiore a m 2,25÷2,30).
Corpi illuminanti ed effetti di luce
Questi fattori negativi si possono eliminare senza difficoltà mediante l’adozione di un sistema di illuminazione di adeguata intensità e di avanzato design, che utilizzi in modo professionale le luci ed i colori offerti dalle attuali tecnologie. L’effetto di luce prodotto da un corpo illuminante è sia diretto che riflesso: il primo è dato dalla luce proveniente dalla sorgente luminosa, mentre il secondo deriva dalla luce riflessa dagli elementi dell’ambiente. Si comprende perciò come sia importante – oltre all’installazione di corpi illuminanti di adeguata potenza – la progettazione di ambienti che presentino requisiti architettonici e finiture ottimali. Anzi, questo secondo aspetto è fondamentale, dato che l’impatto percettivo della luce diffusa è molto più importante – in termini di valutazione dell’effetto luminoso di un ambiente – rispetto a quello della luce diretta.
Una luce diretta intensa in un ambiente oscuro (cioè poco riflettente) produce un effetto abbagliante, che risulta sgradevole ed anche pericoloso all’interno di locali dove gli utenti devono comunque guidare i veicoli, seppur a velocità moderata. Si comprende dunque l’importanza che il posizionamento dei tubi fluorescenti e l’orientamento degli elementi riflettenti delle plafoniere rivestono per la corretta diffusione della luce nell’ambiente. In particolare la distribuzione dei corpi illuminanti lungo le corsie (unitamente ai loro requisiti tecnici) deve evitare la percezione di un effetto tunnel da parte dell’utente che le percorre.
I principali elementi che favoriscono una buona diffusione della luce riflessa sono il grado di finitura ed il colore delle pareti, dei pilastri, dei pavimenti e dei soffitti. I piani del parcheggio sono in genere ambienti assai ampi, nei quali le pareti sviluppano una superficie perimetrale di dimensioni nettamente inferiori rispetto a quelle del soffitto e del pavimento. È in ogni caso opportuno che le pareti abbiano un buon livello di finitura (tale da incrementarne la proprietà riflettente) e siano verniciate con colori luminosi e di tonalità chiara. Anche l’uso di una vernice riflettente – piuttosto che assorbente – contribuisce alla percezione di un ambiente “aperto” anziché chiuso lungo il suo perimetro.
Pilastri e soffitti
Sotto il profilo percettivo i pilastri rivestono un’importanza di solito superiore a quella delle pareti. Anche se distribuiti su luci ampie – come avviene nei parcheggi di elevata qualità progettuale – i pilastri nei piani di grandi dimensioni sono sempre in numero elevato, ed a seconda della prospettiva dalla quale vengono percepiti producono un effetto più o meno intenso di colonnato (se di sezione circolare o quadrata) o di barriera (se di sezione rettangolare od ogivale con un lato nettamente prevalente sull’altro). Pertanto il colore e la finitura dei pilastri – per i quali vale quanto già osservato per le pareti – devono essere oggetto di particolare cura.
In alcuni parcheggi di recente realizzazione i pilastri sono utilizzati come contenitori di lampade a luce calda, situate all’interno di idonee sedi ricavate nei profili dei pilastri, che producono un effetto soft rispetto alle luci a soffitto. Si tratta di una soluzione decisamente gradevole ed accattivante nei confronti dell’utenza, anche se costosa, proprio perché incrementa la percezione di luminosità diffusa all’interno dell’ambiente, riducendo sensibilmente l’effetto di barriera alla luce prodotto dai pilastri nel loro insieme.
I soffitti hanno una duplice importanza in relazione alla percezione della luminosità dell’ambiente, sia come diffusori della luce riflessa, sia come elementi di supporto delle plafoniere. L’ideale sarebbe di poter disporre di superfici piane e non interrotte, lisce e verniciate con un bianco riflettente. In rari casi queste condizioni si verificano: quasi sempre la regolarità dei soffitti è interrotta dalla presenza di travi, di condotti di ventilazione e di tubature dell’impianto antincendi. A volte i soffitti non vengono verniciati per ragioni economiche e – quel che è peggio – non ne viene adeguatamente curata la pulizia, col risultato che col tempo si anneriscono per effetto dei depositi delle polveri fini contenute nell’atmosfera o prodotte dai veicoli.
Pavimentazione e locali
Anche la pavimentazione delle corsie e degli stalli è molto importante: sebbene siano da evitare certi effetti di finitura a specchio dei pavimenti, che possono riflettere la luce delle plafoniere in modo disturbante per chi guida, una finitura liscia di colore grigio o di altra tonalità chiara moderatamente riflettente contribuisce a produrre una prima impressione positiva nell’utente che entra nel parcheggio.
L’intensità luminosa in tutti i locali frequentati dagli utenti a piedi (sale d’attesa, ingressi, scale, locali per i servizi di pagamento e di informazione, servizi igienici) deve essere particolarmente elevata, dato che queste aree devono offrire all’utente un senso di accoglienza e di sicurezza ancora più deciso. Questo aspetto è ben noto ai progettisti di alberghi, teatri e centri commerciali che intensificano l’illuminazione nelle zone di accesso e di aggregazione per produrre l’impatto più favorevole sui frequentatori. Va inoltre tenuto presente che il livello di illuminazione durante le ore diurne deve essere più elevato rispetto a quello delle ore notturne, soprattutto in corrispondenza degli accessi carrabili.